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“Le origini del transumanesimo”

Limiti e pericoli dell’iper-tecnologia”

Il transumanesimo è un movimento culturale e filosofico che si propone di utilizzare la tecnologia avanzata per migliorare le capacità cognitive e fisiche degli esseri umani. L’obiettivo fondamentale è superare le limitazioni biologiche dell’essere umano attraverso l’uso di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la biotecnologia, la nanotecnologia e la robotica.

Questo movimento abbraccia l’idea che gli esseri umani dovrebbero essere coinvolti attivamente nell’evoluzione e nell’ottimizzazione di sé stessi, raggiungendo livelli di intelligenza, resistenza, longevità e benessere senza precedenti. La possibilità di modificare geneticamente l’organismo umano e la prospettiva di trasferire la coscienza in un supporto artificiale sono tra i temi più dibattuti nel contesto del transumanesimo.

Sebbene i sostenitori del transumanesimo vedano in queste “potenzialità” una opportunità di emancipazione e progresso, le persone comuni e che non appartengono all’ELITE è bene esprimano le loro preoccupazioni riguardo le implicazioni etiche, sociali ed economiche, inclusa l’ampliarsi dei divari socio-economici tra coloro che possono permettersi di migliorare se stessi (e guarda caso guida il mondo finanziario in  modo assolutista) e chi invece, persona normale, rischia di subirne le estreme conseguenze ovvero la popolazione tutta. Un mondo che, inoltre, vede una progressiva sostituzione dei rapporti umani ad opera della tecnologia digitale.

Il dibattito sul transumanesimo continua a suscitare discussioni approfondite sul futuro dell’umanità e delle sue relazioni con la tecnologia, ecco quindi la Tavola rotonda sul tema il 30 giugno u.s. nella Sala del Popolo del Comune di Udine, con relatori Emanuele Franz, scrittore, filosofo ed editore, autore del volume “Le origini del transumanesimo. Da Zoroastro a Davos” (Audax editrice 2023), Irene Giurovich, giornalista, autrice del libro-denuncia “Insegnante Precario Sfigato” (Santelli edizioni, con la prefazione di Diego Fusaro) e Stefano Salmè, giornalista e storico.

Presenza e partecipazione attiva durante il dibattito: Costituzione in Azione.

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